Comitato Montemare Comune
NEWS! Il TAR respinge la domanda incidentale di sospensione del Decreto Assessoriale n. 343 che ha temporaneamente rinviato il Referendum per la costitutzione del Comune Montemare.
Con Ordinanza cutelare n. 111/2019 del 18 febbraio 2019 il TAR di Catania ha respinto la domanda incidentale, come richesto dal ricorso presentato dal Comitato il 19 dicembre 2018, di sospendere l'efficacia e l'esecuzione del Decreto Assessoriale n. 343 del 23 novembre 2018 che ha sospeso e rinviato la consultazione referendaria per la costituzione del nuovo Comune Montemare.
Si ricorda che il referendum è stato sospeso dopo essere stato già fissato ed autorizzato per il 16 dicembre 2018, fatto di per se grave e lesivo del diritto di una comunità di esprimersi liberamente e nel rispetto delle regole per decidere del proprio futuro.
Detto questo, alla luce anche degli articoli e dei servizi apparsi su quotidiani e telegiornali locali che hanno dato la notizia in modo del tutto approssimativo ed errato, sia nell'esposizione che nelle conclusioni, diciamo pure strumentalmente a favore delle tesi sostenute dal Sindaco di Messina Cateno De Luca, appare indispensabile chiarire i fatti e ristabilire la verità sulla questione.
Partiamo intanto dal dire che il Referendum si farà, la questione non è per niente chiusa, anzi è più viva che mai a maggior ragione oggi che all'abbandono costante e definitivo del nostro territorio si aggiunge la beffa del non veder riconosciuto già da subito il nostro pieno diritto ad andare a votare ed a poterci costituire finalmente in Comune autonomo.
Questi i fatti, veri ed incontestabili, ed i momenti salienti della vicenda:
- Ad agosto 2018 la Regione autorizza il Referendum col Decreto 219 (MAI ANNULLATO DA NESSUNO, FINO A QUESTO MOMENTO)
- il Comune NON FA RICORSO AL TAR nei 60 giorni e indice il Referendum per il 16 dicembre;
- Successivamente, prima della scadenza dei 120 giorni, il Comune fa ricorso straordinario al Presidente della Regione, riconoscendo la legittimità della procedura svolta dal Comitato, ma contestando solo legittimità delle norme della legge regionale che disciplinano la materia; chiede perciò al Presidente della Regione di sollevare questione di legittimità delle norme (presso la Corte Costituzionale) e se dichiarate incostituzionali annullare il decreto ammissivo del referendum; chiede anche alla Regione di sospendere il decreto, ma la Regione non lo sospende;
- Il 21 novembre 2018 il Sindaco di Messina presenta un'istanza all'Assessore regionale Enti locali chiedendo allo stesso di sospendere il proprio Decreto di agosto, visto che, dal suo punto di vista, svolgere il referendum il 16 dicembre potrebbe rivelarsi una spesa inutile nel caso in cui poi il Presidente della Regione dovesse annullare il Decreto 219;
- Il giorno successivo l'Assessore Grasso, col decreto 343 (oggetto del ricorso a cui si riferiscono articoli di giornale e servizi dei Tg) sospende - fino alla pronuncia del Presidente della Regione e comunque per un periodo non successivo a 180 giorni, previsto dalla norma utilizzata dalla Regione - l'efficacia del decreto autorizzativo del referendum in base a ciò il sindaco revoca gli atti relativi al referendum
- Facciamo ricorso al Tar chiedendo un provvedimento urgente che sospenda la... sospensione (scusate il bisticcio di parole) disposta dal Decreto 343 (nel caso in cui l'avessimo ottenuta, avrebbe ripreso efficacia il decreto 219 - sospeso dal 343 - e quindi avremmo potuto votare probabilmente questa primavera); nel merito abbiamo richiesto - e su ciò il Tar deciderà successivamente - che quel decreto venga annullato ed il Comitato risarcito;
- Il 14 febbraio 2019 abbiamo avuto l'udienza di sospensiva, limitata alla decisione se sospendere o meno il decreto 343, ed il TAR ha deciso, con ordinanza cautelare, di non sospendere il decreto 343.
Ciò non toglie che nel merito il Tar possa decidere poi di annullare il 343, come da noi richiesto o, addirittura, che il Comitato possa rivolgersi al CGA per ottenere la sospensiva negata dal Tar. Quindi, sulla vicenda è stata scritta la parole "inizio", non la parola "fine", perchè battaglieremo affinchè il Decreto della regione che ci autorizza il Referendum venga rispettato dalla Regione stessa e dal Comune.
Al momento, comunque, il decreto autorizzativo del referendum (il 219 di agosto) resta sospeso (non annullato - dal 343 di novembre ) fino alla pronuncia del Presidente della Regione.
Quindi, per concludere e tornare ad articoli e notizie di varia provenienza, il Tar non ha detto no al Referendum: ha detto no alla sospensione del decreto che sospende il referendum fino alla pronuncia del Presidente della Regione (presso cui pende il ricorso straordinario)
Così come non è esatto il "niente da fare per il referendum" .
E non è esatto dire che il Tar dà "nuovamente" ragione al Comune, visto che è la prima volta che ci si confronta al Tar e che non si discuteva del referendum ma del decreto che lo aveva sospeso. E non è vero che il ricorso è stato rigettato (quello avverrà, nel caso, con sentenza alla fine del giudizio: è stata rigettata la richiesta di sospensiva)
Soprattutto non è vera e non ha senso l'affermazione finale circa la parola "fine".
La battaglia continua.
"Montemare c'è !!!"
Clicca qui e scarica l'Ordinanza cautelare emessa dal TAR in data 18 febbraio 2019.